“…La topografia del Monte Arci deriva essenzialmente
dalla qualità e consistenza delle rocce
effusive che per buona parte sono state erose
dall’acqua.
L’azione erosiva dell’acqua ha dato origine ad
un reticolo idrografico, costituito da corsi d’acqua
a carattere torrentizio. Corsi d’acqua nei quali
si alternano periodi di secca a periodi di piena.
Questi corpi idrici sono alimentati da un gran
numero di sorgenti, “MIZZAS E FUNTANAS” , che
a loro volta traggono origine dalla permeabilità
per fessurazione delle rocce basaltiche e rachitiche
nelle quali, l’acqua, al contatto con le formazioni
impermeabili, le marne mioceniche, scaturisce
formando le risorgive.
Una buona parte dei circa 50 milioni di metri
cubi di acqua all’anno, piovuta tra i mesi di
novembre ed aprile, dopo essere in parte evaporati
ed assorbiti dai primi strati del suolo e dai
vegetali vanno ad alimentare le falde acquifere.
L’acqua, scorrendo in superficie od in profondità,
dalle quote maggiori verso valle sgorga nelle
risorgive e si incanala per alimentare ai piedi
del Monte Arci corpi idrici come il Rio Cranaxiu.
Tanti altri “Flumini” e “Rius” solcano la base
del massiccio vulcanico creando un fitto sistema
di torrenti molti dei quali, nel versante occidentale,
sono stati canalizzati per realizzare la grande
bonifica della piana di Arborea.
Tutta la vita del monte è legata alla presenza
di quest’acqua. Vegetali e Animali sono tra loro
legati in un complesso sistema di relazioni che
trovano nell’acqua la componente essenziale per
il loro funzionamento.
L’acqua in tutto il territorio di Morgongiori,
è sempre stata una risorsa essenziale anche
per le attività umane svolte nel monte.
Ancora oggi il gran numero di fontane, di abbeveratoi,
di captazioni, di condotte e numerosi bacini di
accumulo esemplificano come dall’acqua dipendano
gli attuali usi agro-pastorali, ricreativi e la
lotta contro gli incendi in tutto il Monte Arci.
Il rapporto rispettoso con questa risorsa fondamentale
è una garanzia non solo per la qualità
dell’acqua stessa ma è, e sarà,
una garanzia per la qualità della vita
futura di tutto il Monte e di tutto ciò
che ad esso è legato…”
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