Si rimane ammutoliti
per la bellezza del luogo con la vastità
delle dune di sabbia e dalle imponenti montagne
ricche di colori e profumi grazie alla folta vegetazione,
regalando ad ognuno di noi l’impressione che siano
lì nel ruolo di sentinelle a protezione di
tutto quanto è attorno. Guardiane
del grande mare dalle acque verdi e trasparenti
come un magico rituale e con la complicità
dei venti, avviene l'intrecciarsi di profumi: la
salsedine dal mare e la fragranza dei ginepri dalla
montagna.
Chi sa guardare, ascoltare,
sente il forte abbraccio di queste montagne e ne
è riconoscente. Il sentire nasce o si rafforza
salendo sulle colline con attorno le tue, mie, nostre
montagne e sulla testa un infinito manto celeste.
Sono convinta che il
mare e le spiagge sono un potenziale economico reale
per il tesoro che custodiscono, con un sole che
accarezza per tutto il giorno la candida sabbia
e tutto può trasformarsi in una fortuna.
Ma la fortuna deve appartenere a tutti e per far
questo richiede un rigoroso rispetto nei confronti
di chi ci ospita ovvero “la natura intorno depositaria
della nostra storia”.
La nostra storia
che non va dissipata, che proviene dal vissuto
di chi ci ha preceduto e che rappresenta l’abito
che indossiamo con dignità e fierezza.
"Il
bosco non c'è stato dato in eredità
dai nostri padri ma ci è stato dato in
prestito dai nostri figli"
Non vorrei arretrare per decine
e decine di chilometri di fronte a un piano regolatore
promettente affari d’oro stile Costa Smeralda
dove i suoni e profumi nascono dall’alta imprenditoria,
dove gli steccati non si contano più e
l’aria è satura di arroganza e pochezza
e dove il semplice si ribella non riconoscendo
come suo quel mare e quelle spiagge.
Ben vengano
gli spazi liberi a progetti nuovi,
ma se poi “moderno”
è rimuovere la storia, e sviluppo è
fare solo le cose che “creano ricchezze”,
vorrei
astenermi dal condividere la creazione di questi
nuovi sistemi.
In un luogo incantevole, magico, è situato sciopadroxiu, il campeggio che offre ospitalità in ampie piazzole e in mini appartamenti immersi nel verde . Qui, la musica proviene dalla natura. Qui, tacere viene spontaneo perché a parlare sono le montagne, le dune di sabbia e l'azzurro mare.
Ben venga un
turismo intelligente e rispettoso della natura.
I fabbricati
della vecchia miniera utilizzati a fini turistici
nel rispetto totale dell'ambiente.
Ci sono interessanti itinerari che ci portano a scoprire luoghi affascinanti e poco conosciuti.
Ci si può imbattere nel cervo sardo, il re del bosco.
SCIOPADROXIU
Camping – Residence
in località “Piscinas” (strada Ingurtosu
– Piscinas) a 2 Km dal mare te. 340.5724310
– Marina di Arbus (CA) in un luogo incantevole,
Il campeggio offre ospitalità in ampie
piazzole immerse nel verde e in mini appartamenti.
nella foto Giorgio Zurru titolare
del Camping-Residence
Mi piace riportare per intero,
trovandolo molto eloquente, lo scritto di Tonio
Barracca, medico del Brotzu, apparso sul giornale
di Sardegna il 30 agosto 2006.
“La natura ha bisogno di tempo, molto tempo
per modellare la terra, addolcire i paesaggi,
formare spiagge dorate. I fiumi hanno portato
dai nostri monti la sabbia al mare, il sole e
le mareggiate l’hanno levigata. Un lavorio durato
migliaia di anni che ha dato alla nostra Isola
una varietà di ambienti marini unici nel
mediterraneo. La spiaggia rosa di Budelli, quella
con i granelli di quarzo di Is Aruttas, quella
dorata del Sulcis, quella finissima di Caprera.
Una varietà di paesaggi che si è
accompagnata a una biodiversità racchiusa
nel cuore delle nostre foreste favorita dall’insularità
e dal rispetto dei sardi per la propria terra.
Per questi motivi la Sardegna è un unico,
grande ambiente naturalistico. Una delle nostre
grandi ricchezze. Da molti anni siamo una terra
ambita per le vacanze perché abbiamo saputo
conservare un ambiente ancora poco contaminato
dall’uomo e una ricchezza di tradizioni, di costumi,
di ospitalità che tutti ci invidiano. L’impatto
dell’uomo su una natura dai ritmi lenti è
molto forte e i cambiamenti che esso determina
possono alterarne l’equilibrio complessivo in
pochi decenni. Come è possibile perciò
conciliare le attività umane, lo sviluppo
turistico, l’economia di una intera regione con
la tutela di questo grande patrimonio? La posizione
della nostra regione mi sembra un buon compromesso.
La limitazione degli insediamenti umani a scopo
turistico e l’idea che usufruire di questa natura
unica ha un costo, per molti verso simbolico,
vanno nel senso di poter disporre di risorse che
consentiranno di tutelare e valorizzare il nostro
ambiente. Due idee totalmente diverse sono in
campo. Da un lato quella del Presidente Soru che
sa guardare avanti, molto avanti perché
ha capito che alla natura servono ritmi lenti
e questo è il momento di porre le basi
perché questo patrimonio sia godibile alle
future generazioni. Dall’altro quelli che vogliono
guardare solo al presente, ai propri bisogni e
ai propri interessi. Chi conosce il valore del
lavoro e dei soldi, non come i nuovi ricchi che
hanno bisogno di apparire per essere qualcuno,
sa che la sfida del Presidente Soru va incontro
a un futuro di sviluppo per la Sardegna. C’è
tempo a fine stagione per fare un serio bilancio.
Non ho dubbi però che la Sardegna e le
sue meraviglie sopravvivranno alle polemiche di
questa estate e ai personaggi che pensano di animare
la “costa”. Chi si ricorderà di loro?”.