Enzo racconta. E’ la terza volta che affronto un viaggio in bici nell’immensa Patagonia e, a differenza di altri paesi sudamericani che ho visitato sulle due ruote, come Ecuador, Bolivia e Argentina del nord, è riuscita a catturarmi, forse perché rappresenta per me la massima espressione di libertà per la sua bassa densità di popolazione e la vastità incontaminata del suo territorio.
Siamo arrivati a Bariloche dopo 24 ore di viaggio, tutto sommato, rilassante e senza intoppi.
Il benvenuto patagonico e' stato all'altezza della fama di questo sconfinato, freddo e disabitato territoriosudamericano... vento fortissimo e tormente di neve ma era messo in conto,almeno per me, Alessandra e Roberto, all’esordio patagonico, di certo non s'aspettavano simile accoglienza...
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Grazie Enzo, stavolta sei stato ancor più formidabile: hai condiviso l'avventura del viaggio con "l'altra metà del cielo". Alessandra rappresenta le cicliste che sono come me ancorate al sogno della Patagonia in bicicletta. Brava Alessandra. Complimenti vivissimi. Penso di avere viaggiato con te in attesa di levare le ancore per nuovi orizzonti.
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Scrive Alessandra... "Cercare parole e foto che possano dare un’immagine di un angolo di mondo affascinante come la Patagonia non è facile, bisognerebbe trovarsi avvolti dalle sue meraviglie, piccolissimi come siamo, per capire quanto sia un’esperienza che tocca l’anima.
Io spero che questo tentativo di condividere con voi il nostro viaggio, possa rendere un’idea, e magari portarvi a sognare di vedere tutto con i vostri occhi, non solo attraverso le nostre parole…ed è un sogno che si può realizzare. . continua lettura...
riflessioni: Agip in Amazzonia
Leggi i racconti di Enzo Pascalis
"Fin del mondo"
"Camino Austral in MTB"
"Diario di un viaggio in Ecuador"