vedi multipiano
----- Original Message
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From: DESSI' RAIMONDO
To: Chilometrando
Sent: Monday, October 17, 2005 9:54 AM
Subject: A proposito di multipiano
Ivana carissima.
Sta diventando ormai
un’abitudine. Quando trovo il tempo di “navigare”
un po’ mi ritrovo spesso a curiosare nel sito
www.chilometrando.org che hai creato qualche tempo
fa.
Devo essere sincero, all’inizio, mi sembrava un’idea
un po’ azzardata e anche velleitaria e mi chiedevo
quale utilità e quale sviluppo potesse
avere; evidentemente non conoscevo ancora bene
la tua testarda determinazione ma anche la grande
fantasia.
Il primo argomento vero che vi ha trovato risalto
è stato Mille
chilometri per cento paesi, storia
vera e bellissima che racconta l’esperienza di
un gruppo di ciclisti amatori che attraverso vari
paesi della Sardegna hanno costruito un filo lunghissimo
di solidarietà verso gli afflitti da talassemia
e altre gravi patologie, che i nostri “illuminati”
amministratori avevano pensato bene di privare
di un separatore cellulare.
Poi vi hanno trovato spazio sempre maggiore argomenti
diversi, prevalentemente di contenuto sportivo,
ma non solo. Fra questi ultimi, di questi giorni,
la sequenza fotografica e didascalica riguardante
il parcheggio
multipiano di Via Manzoni.
Ho seguito anch’io, come tanti, l’evolversi della
situazione e, finalmente, è arrivata la
conclusione, all’italiana come al solito. Né
vincitori né vinti, ma forse tutti scontenti.
Io di sicuro che avevo cercato di capire le ragioni
che giustificassero, in qualche modo, tale costruzione
e non ero riuscito a comprenderne alcuna.
Si dice: E’ vitale per la sopravvivenza degli
operatori del mercato e di quelli che gravitano
nell’area S. Benedetto in quanto i consumatori,
non trovando parcheggio nelle vicinanze, si allontanano
verso le aree sicure della grande distribuzione.
Incalzano ancora gli amministratori comunali (sindaco
in primis): Oltre comprendere le ragioni degli
operatori economici è un’idea lungimirante
già attuata in altre città italiane
e serve a decongestionare il traffico liberando
le strade dalle troppe macchine che girano a vuoto
alla ricerca di un parcheggio introvabile e così
(udite, udite) si possono anche creare
piste ciclabili
(L’unione sarda di venerdi, mi pare).
Mi sono subito detto: Dino come fai a non comprendere
le ragioni del sindaco che sposa il benessere
economico con l’interesse per una città
decongestionata ed aperta agli sportivi? Poi ho
cercato di ragionare e le cose non mi tornano.
Spero ci sia qualcuno che abbia voglia e pazienza
di spiegarmele per bene.
Le lamentele degli operatori economici sul calo
delle vendite vanno comprese ma, come tutti sanno,
vanno ricercate in parte nella “grande distribuzione”
che diversifica i prodotti e li offre ad un prezzo
nettamente inferiore a quelli praticati nel mercato
S. Benedetto e dintorni (verificare per credere)
mentre questi, d’altro canto, sono spesso caricati
dai margini di una miriade di passaggi che non
li rende più appetibili ed alla portata
della tasca del consumatore già alle prese
con un momento di grande recessione.
Ora le licenze alla realizzazione dei tanti (troppi)
punti vendita della grande distribuzione (Auchan,
Carrefoour, Nonna Isa; Conad, etc.) le hanno concesse
proprio gli amministratori dei vari comuni e nulla
è stato fatto per regolamentare e riformare
il settore commercio.
E allora il parcheggio che c’entra? Io abito in
quella zona ed invito chiunque, senza pregiudizi,
a visitare ogni giorno il parcheggio che già
esiste in via S. Alenixedda; è sistematicamente
vuoto o quasi (con l’eccezione del sabato mattina)
e quindi che senso ha costruirne un altro ad appena
trecento metri di distanza? Da qualche parte ho
letto che solo la prima tranche della nuova realizzazione
costa circa duemilioni di euro. Vi sembra che
i soldi dei contribuenti siano ben spesi se poi,
oltre all’impatto di natura strettamente ambientale,
l’opera risulta perfino superflua? A chi giova?
Del tutto singolare è poi l’affermazione
del sindaco che per decongestionare la città
in una sua zona congestionata, anziché
pensare, per esempio, alla zona a traffico limitato
ed a un incremento dei mezzi pubblici, vi fa costruire
dei parcheggi nel suo centro e non solo uno badate
(via Manzoni) ma subito altri due nelle immediate
vicinanze, zona teatro e zona P.zza Giovanni).
Ecco l’accordo di ieri ha subito portato al proclama
di altri due nuovi mega parcheggi e chissà
se finisce qui. Chi si potrà più
opporre ormai: la strada è spianata.
Si può avere fiducia nelle piste ciclabili
quando da vari anni, ormai, la gara podistica
annuale che viene celebrata e corsa nel centro
di ogni città d’Italia, per Cagliari la
vivicittà, viene sistematicamente
dirottata nella periferia del Poetto per non intralciare,
nel centro, il corretto traffico delle auto?
Un abbraccio, Dino.
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