No alla guerra!

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dal 12/1/2008


© G.S.Chilometrando
Ivana attraverso i suoi scritti

Cagliari, 30 dicembre 2010. Signor  Presidente della Regione Sardegna dr Ugo Cappellacci, io, alla sua lettera d'auguri le rispondo così... Mi accingo a leggere la  lettera che lei mi ha indirizzata (inviata a tutti i sardi). Premetto che io non l'ho votata…  

“… la Regione per te. Tu per la Sardegna. Desidero fare a te, alla tua famiglia e ai tuoi  cari i migliori auguri per le festività e per un nuovo anno ricco di soddisfazioni. E' mia responsabilità personale e istituzionale che gli auspici di ognuno e le speranze della comunità si traducano in un obbiettivo concreto: il miglioramento della qualità della vita per tutti i Sardi …” segue...

Nella località denominata “Il Gorgo” a Verona siamo in 650 con indosso le nostre coloratissime divise, ad attendere il via sotto il sole cocente di luglio. Alle ore 9,00 il serpentone si snoda lungo un percorso inizialmente pianeggiante. E’ il gruppo Sportivo “4 Mori” di Verona ad organizzare il raduno ciclistico agonistico denominato Il Tamburino sardo, 1° Memorial Marcello Salaris ciclista di soli 24 anni morto un anno fa in un incidente stradale.
Approfittando dell’andatura regolare mi spingo senza fatica in testa al gruppo con l’intento di godermi il panorama. segue...

Chi ha sentito parlare del raid Firenze Londra? Dovevamo essere in dodici: sei uomini e sei donne. Siamo partiti in otto: quattro uomini e quattro donne, più un angelo custode che ha guidato la macchina d'appoggio, ovvero il mitico scudo blu stipato di borsoni pieni di indumenti caldi, divise di ricambio, scatoloni pieni di viveri per foraggiare la squadra durante le tappe. Otto ruote. Due bici di riserva e la mitica scaletta grigia d'alluminio che nessuno sapeva mai dove stipare.Più tanta, tanta voglia di riuscire nell'intento.

Bene. Per chi non lo sapesse, il raid Firenze-Londra è un'iniziativa benefica ciclistica denominata "Bicicletta Challange" che ha lo scopo di raccogliere fondi a favore dell'Ospedale pediatrico Meyer di Firenze per la realizzazione di un Centro Medico Sportivo per adolescenti...segue...

“Quell’esperienza in Sicilia mi ha fatto capire che…” L’importante é restare uniti: Pedalare alla morte, saltare i rifornimenti, ignorare il paesaggio e alla fine fermare il cronometro su medie superiori ai 40 chilometri orari. Pedalare placidamente, assaporare ogni ristoro, scattare foto e non informarsi del tempo ottenuto. Due filosofie agli antipodi.
E’ stato detto: non sarebbe il caso di separare questi “mondi” creando due diverse gare da tenersi in giorni diversi (il sabato e la domenica)? Dopo mesi di dibattito la stragrande maggioranza dei ciclisti ha dichiarato di non amare questa idea. Il fascino di queste manifestazioni sta proprio nella loro capacità di unire persone diversissime per estrazione e cultura facendole soffrire e gioire insieme. E’ fondamentale che tutti partecipino avendo gli stessi diritti e doveri...abolendo ogni tipo di discriminazione. L’importante é restare unit: E’ l’appello di una granfondista, ecco il suo pensiero:
...segue...

Come postini siamo andati con le nostre biciclette di strada in strada attraverso più di cento Comuni dell’isola per incontrare Amministratori, cittadini, scolaresche, associazioni di volontariato e Pro Loco. La loro calorosa e commovente accoglienza ci ha dato la forza per concludere ogni tappa. Promuovere l’iniziativa e portarla a termine è stata una esperienza bellissima e le cose belle, in genere, si desidera ripeterle. Pensiamo quindi ad una prossima edizione nel 2004...segue...

Sport per tutti? …

Se lo sport fosse inteso come allevamento di una super razza destinata ai mercati dell’ambizione, lo scopo dei nostri sforzi sarebbe umiliante. “praticare lo sport è bello ed è un preciso dovere di noi tutti”...segue...

“Bene, io ci provo. Voglio vedere se é fattibile”

Aiutoooo! Mi hanno chiamata normodotata, è una parolaccia? -Accidenti, sta scritto anche nel piccolo riquadro della tessera rilasciatami dalla società sportiva SA.SPO (SArdegna SPOrtiva). Alla voce Atleta fa seguito il termine “normodotata”. Sbircio nella tessera del mio amico Maurizio e leggo: Atleta – disabile. Attenti, perché adesso mi arrabbio sul serio. Chiedo perentoriamente che l’obrobrioso termine stampato sulla “mia” tessera sia immediatamente cancellato. Mi pare di capire che “normodotata” significhi “normale dotata”. E’ una presa in giro? ...segue...Sport e amicizia: parliamone!………
Ci siamo dati appuntamento in 650 al Giro delle Dolomiti 2004 per viverci insieme la 28° edizione del giro delle Dolomiti 2004. Noi, i forzati della bici. Il volerci continuamente misurare con noi stessi. Chi non vive questo contesto non può capire...segue
Dedicato a un amico che non c'è più Caro Bruno, oggi 5 luglio 2004, Giancarlo ed io siamo stati alla Tirrenia per l’acquisto dei biglietti: Il 22 prossimo si parteeee ! Si va al giro delle Dolomiti. Che mi importa se non sono tanto allenata? Verrò forse ripudiata dalle montagne ? I tempi sui passi cronometrati si allungheranno, e allora? Non sarà un problema, io ascolterò il mio cuore che ha fatto una promessa. Avrò dalla mia parte le gambe che non mi tradiranno e il fiato amico che mi porterà sino in cima ad osservare lo spazio infinito per poterti poi raccontare, perché tu vorrai sapere delle tue montagne, sentire il sussurro della loro saggezza. Quest’anno non andrai loro incontro, sopporterai con pazienza e ottimismo il tuo anno sabbatico credendo fermamente di poter tornare in bicicletta tra le tue montagne più forte che mai...segue...
Incontri L’ottimismo altalenante....La fiducia che appare e scompare mentre si lotta per riaffacciarsi alla vita...Del pessimismo che si avvinghia caparbio spazzando via lo spiraglio di luce che benigno si concede nel buio profondo: aggrapparsi, lasciarsi andare, sperare, ricominciare. Interrogativi. Tanti. Come tanta é la paura. Come profondo é il vuoto. Il cielo senza stelle. Il sole che non scalda più. Un poco d’attenzione perché si ricomincia........Esistiamo e abbiamo tanto da raccontare e in ogni caso .........vivere...segue...

Se le gambe non le usate "restituitele!" Le nostre giornate sono impegnate nel lavoro sedentario. Dobbiamo essere consapevoli di quanto il progresso abbia falcidiato il nostro consumo energetico. Veniamo attirati tutti come delle calamite davanti agli ascensori ignorando completamente le scale.. Ci spostiamo solo in auto lasciando i marciapiedi deserti. Poi, senza riflettere ci lamentiamo dei chili di troppo...segue...