“… la Regione per te. Tu per la Sardegna. Desidero fare a te, alla tua famiglia e ai tuoi cari i migliori auguri per le festività e per un nuovo anno ricco di soddisfazioni. E' mia responsabilità personale e istituzionale che gli auspici di ognuno e le speranze della comunità si traducano in un obbiettivo concreto: il miglioramento della qualità della vita per tutti i Sardi …” segue...
Nella
località denominata “Il Gorgo” a Verona
siamo in 650 con indosso le nostre coloratissime
divise, ad attendere il via sotto il sole cocente
di luglio. Alle ore 9,00 il serpentone si snoda
lungo un percorso inizialmente pianeggiante. E’
il gruppo Sportivo “4 Mori” di Verona ad organizzare
il raduno ciclistico agonistico denominato Il
Tamburino sardo, 1° Memorial Marcello Salaris
ciclista di soli 24 anni morto un anno fa in un
incidente stradale.
Approfittando dell’andatura regolare mi spingo
senza fatica in testa al gruppo con l’intento
di godermi il panorama. segue...
Chi
ha sentito parlare del raid Firenze Londra?
Dovevamo essere in dodici: sei uomini e sei donne.
Siamo partiti in otto: quattro uomini e quattro
donne, più un angelo custode che ha guidato
la macchina d'appoggio, ovvero il mitico scudo blu
stipato di borsoni pieni di indumenti caldi, divise
di ricambio, scatoloni pieni di viveri per foraggiare
la squadra durante le tappe. Otto ruote. Due bici
di riserva e la mitica scaletta grigia d'alluminio
che nessuno sapeva mai dove stipare.Più tanta,
tanta voglia di riuscire nell'intento.
Bene. Per chi non lo sapesse, il raid Firenze-Londra
è un'iniziativa benefica ciclistica denominata
"Bicicletta Challange" che ha lo scopo
di raccogliere fondi a favore dell'Ospedale pediatrico
Meyer di Firenze per la realizzazione di un Centro
Medico Sportivo per adolescenti...segue...
“Quell’esperienza
in Sicilia mi ha fatto capire che…”L’importante
é restare uniti: Pedalare alla morte,
saltare i rifornimenti, ignorare il paesaggio e alla
fine fermare il cronometro su medie superiori ai 40
chilometri orari. Pedalare placidamente, assaporare
ogni ristoro, scattare foto e non informarsi del tempo
ottenuto. Due filosofie agli antipodi.
E’ stato detto: non sarebbe il caso di separare questi
“mondi” creando due diverse gare da tenersi in giorni
diversi (il sabato e la domenica)? Dopo mesi di dibattito
la stragrande maggioranza dei ciclisti ha dichiarato
di non amare questa idea. Il fascino di queste manifestazioni
sta proprio nella loro capacità di unire persone
diversissime per estrazione e cultura facendole soffrire
e gioire insieme. E’ fondamentale che tutti partecipino
avendo gli stessi diritti e doveri...abolendo ogni
tipo di discriminazione. L’importante é restare
unit: E’ l’appello di una granfondista, ecco il suo
pensiero: ...segue...
Come
postini siamo andati con le nostre biciclette di
strada in strada attraverso più di cento
Comuni dell’isola per incontrare
Amministratori, cittadini, scolaresche, associazioni
di volontariato e Pro Loco. La loro calorosa e commovente
accoglienza ci ha dato la forza per concludere ogni
tappa. Promuovere l’iniziativa e portarla a termine
è stata una esperienza bellissima e le cose
belle, in genere, si
desidera ripeterle. Pensiamo quindi ad una prossima
edizione nel 2004...segue...
Se
lo sport fosse inteso come allevamento di una super
razza destinata ai mercati dell’ambizione, lo scopo
dei nostri sforzi sarebbe umiliante. “praticare
lo sport è bello
ed è un preciso dovere di noi tutti”...segue...
Aiutoooo!
Mi hanno chiamata normodotata, è una parolaccia?
-Accidenti, sta scritto anche nel piccolo riquadro
della tessera rilasciatami dalla società sportiva
SA.SPO (SArdegna SPOrtiva). Alla voce Atleta fa seguito
il termine “normodotata”. Sbircio nella tessera del
mio amico Maurizio e leggo: Atleta – disabile.
Attenti, perché adesso mi arrabbio
sul serio. Chiedo perentoriamente che l’obrobrioso
termine stampato sulla “mia” tessera sia immediatamente
cancellato. Mi pare di capire che “normodotata” significhi
“normale dotata”. E’ una presa in giro? ...segue...Sport
e amicizia: parliamone!………
Dedicato
a un amico che non c'è più Caro
Bruno, oggi 5 luglio 2004, Giancarlo ed io siamo stati
alla Tirrenia per l’acquisto dei biglietti: Il 22
prossimo si parteeee ! Si va al giro delle Dolomiti.
Che mi importa se non sono tanto allenata? Verrò
forse ripudiata dalle montagne ? I tempi sui passi
cronometrati si allungheranno, e allora? Non sarà
un problema, io ascolterò il mio cuore che
ha fatto una promessa. Avrò dalla mia parte
le gambe che non mi tradiranno e il fiato amico che
mi porterà sino in cima ad osservare lo spazio
infinito per poterti poi raccontare, perché
tu vorrai sapere delle tue montagne, sentire il sussurro
della loro saggezza. Quest’anno non andrai loro incontro,
sopporterai con pazienza e ottimismo il tuo anno sabbatico
credendo fermamente di poter tornare in bicicletta
tra le tue montagne più forte che mai...segue...
Incontri
L’ottimismo altalenante....La fiducia che appare e
scompare mentre si lotta per riaffacciarsi alla vita...Del
pessimismo che si avvinghia caparbio spazzando via
lo spiraglio di luce che benigno si concede nel buio
profondo: aggrapparsi, lasciarsi andare, sperare,
ricominciare. Interrogativi. Tanti. Come tanta é
la paura. Come profondo é il vuoto. Il cielo
senza stelle. Il sole che non scalda più. Un
poco d’attenzione perché si ricomincia........Esistiamo
e abbiamo tanto da raccontare e in ogni caso .........vivere...segue...
Se le
gambe non le usate "restituitele!"
Le nostre giornate sono impegnate nel lavoro sedentario.
Dobbiamo essere consapevoli di quanto il progresso
abbia falcidiato il nostro consumo energetico. Veniamo
attirati tutti come delle calamite davanti agli
ascensori ignorando completamente le scale.. Ci
spostiamo solo in auto lasciando i marciapiedi deserti.
Poi, senza riflettere ci lamentiamo dei chili di
troppo...segue...